La donna ora si chiama “corpo con vagina” (SIC)

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data: – 30.11.2021, 23:02
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La donna ora si chiama “corpo con vagina”


di Ninni Raimondi

Il delirio gender della rivista The Lancet
Addio «donna», benvenuta «corpo con la vagina». Così, infatti, la prestigiosa rivista scientifica The Lancet definisce gli esseri umani di sesso femminile. «Storicamente, l’anatomia e la fisiologia dei corpi con le vagine sono state trascurate», recita la citazione di un articolo schiaffata in prima pagina sull’ultimo numero.

Donna? No! Corpo con vagina
L’articolo parla di una mostra sulle mestruazioni (sic) ospitata in questi giorni al Vagina museum (sic) di Londra. Risulta chiaro che la zelante autrice abbia utilizzato l’espressione in ossequio al verbo dell’inclusione Lgbt, per non scontentare trans, persone gender fluid, gender neutre, e altri unicorni della nutrita galassia arcobaleno. Risulta invece inquietante che la ridicola terminologia venga utilizzata per scrivere un pezzo apparso in una delle più importanti riviste del panorama scientifico mondiale. Perché ebbene sì, una donna che si sente uomo ma possiede ancora l’apparato riproduttore femminile perché non ha completato la transizione è un «uomo». Ma possiede ancora una vagina, quindi per non scontentare quello zero virgola di donne con disforia di genere che hanno una vagina, il 99% delle donne viene degradato a «corpo con vagina».

Per fortuna qualcuno protesta
Per fortuna, all’interno del mondo scientifico esiste ancora qualcuno che non si è completamente bevuto il cervello, e che ha avuto il coraggio di protestare. Come lo psichiatra in pensione e professore dell’University College di Londra Dave Curtis, che comunica di aver scritto a Lancet «per dire loro di togliermi dalla loro lista di revisori statistici e cancellare il mio abbonamento e non contattarmi mai più per nulla». O come un giornalista del Telegraph e del Daily Mail che ha accusato la rivista di avere utilizzato una terminologia offensiva: «Com’è possibile che una delle riviste mediche generali più importanti al mondo apparentemente non sappia cosa sia una donna?! “Corpo con vagina” non è scientifico e incredibilmente umiliante» accusa su Twitter. Così come il professor Geoffrey Miller, che ha attaccato: «The Lancet non si vergogna di disumanizzare il vivere, respirare, pensare, percepire la donna come semplice corpo con la vagina?».

Persino la biologia, quindi, quando non si piega ai deliri gender diventa transfobica. E a dirlo non è la solita femminista cicciona laureata in studi di genere, ma una prestigiosa pubblicazione scientifica. Nel farlo, in questa smania di inclusione, a essere esclusa, marginalizzata, umiliata, rimane quindi la donna — pardon, «corpo con vagina» — la donna vera, intendiamo.

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Grazie Ninni!

Te lo giuro, io e la maggior parte delle Donne non siamo  femministe ciccione laureate in studi di genere...

Siamo Donne, e abbiamo un cervello, un cuore e un'anima grandi, e sì, abbiamo una vagina, quella cosa che ci invidiano quei presunti donne di pensiero aspirazione o desiderio e che non avranno mai, corpi fluidi o statici che siano, e siamo madri e nonne e zie e figlie, e ben sappiamo quello che siamo. Invece chi ci ha definito corpi con vagine, sicuramente uomo (sic) di nascita e scienzat(o) di studi, sa che cosa è veramente? Se non lo sa glielo diciamo noi Donne, noi che non ci sentiamo escluse, marginalizzate, umiliate da certe imbecilli, perchè siamo vere, DONNE VERE, quelle vere, intendo!!

P.S. Con tutto il rispetto, esiste anche un pene Museum (sic)? La zelante autrice non poteva parlarci anche di quello? Sai che risate.....

sarasaint82

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  1. crudelia91 | Pubblicato 17 Novembre 2021 22:21

    Se quella è "prestigiosa rivista scientifica scream", pensa come siamo messe nel mondo.

     

    Comunque GRANDE sara yum

  2. mammacri61 | Pubblicato 17 Novembre 2021 22:40

    Non ho parole

  3. Boudicca | Pubblicato 17 Novembre 2021 23:43

    Ormai il cosiddetto "politically correct" è diventato una vera e propria barzelletta; finchè era solo ipocrisia, tanto quanto, ma ora si sta decisamente grattando il fondo della pattumiera. Povere noi e povero mondo.

  4. zaczorn | Pubblicato 17 Novembre 2021 23:54

    Con tutto il rispetto, il museo del pene esiste, a Reykiavik. (https://phallus.is/it/)

  5. bc | Pubblicato 18 Novembre 2021 06:05

    Ma l'autore dell'articolo può essere definito un "uomo senza cervello"?

    1. abazea | Pubblicato 18 Novembre 2021 14:08

      Mi hai preceduto! 

      SOTTOSCRIVO

    2. Miloedo | Pubblicato 18 Novembre 2021 14:19

      Sarebbe più corretto: " corpo con pene senza cervello"

  6. lindachicco | Pubblicato 18 Novembre 2021 07:36

    Senza commento...che è meglio! Solo tanto compatimento per chi deve dimostrarsi "erudito" e "all'avanguardia" ad ogni costo.

  7. ocima7 | Pubblicato 18 Novembre 2021 07:53

    NO COMMENT!!!!!!

    Dalla rivendicazione di sacrosanti diritti all'annullamento di ogni grammo di intelligenza

  8. Impatto | Pubblicato 18 Novembre 2021 08:16

    Mi pare incredibile che tutto nasca da una pubblicazione apparsa su una delle riviste più prestigiose del pianeta ("The Lancet" questo è, del tutto incontestabilmente) e che, perdipiù, il tutto provenga dalla penna di una donna, sembra quasi una colossale presa in giro. 

  9. noakko | Pubblicato 18 Novembre 2021 08:52

    siamo al delirio totale ed io sono un uomo....

    no comment

     

  10. sarasaint82 | Pubblicato 18 Novembre 2021 09:07

    Quote: noakko

    siamo al delirio totale ed io sono un uomo....

    no comment

     

    Al delirio totale ancora non siamo arrivati, ma succederà presto,io non voglio essere genitore uno o due, io sono mamma e mio marito è padre, e tale voglio restare, è mio diritto e non voglio sia leso da chi non può chiamarsi madre o padre, valgono forse meno i  nostri diritti? o dobbiamo rinunciare a tutto per un malcelato senso di buonismo a tutti i costi di chi ha il cervello in pappa?

    1. noakko | Pubblicato 18 Novembre 2021 11:00

      il tuo pensiero e sfogo collima perfettamente con il mio

      anch'io sono padre e non sopporto di essere un genitore x

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